Umiltà: virtù da coltivare

Quand’è la stagione giusta per piantare e coltivare i semi dell’umiltà? La stagione del successo, del tentativo, quella del fallimento o di ogni inizio?

Quando siamo grandi in umiltà, siamo più vicini a ciò che è grande. Rabindranath Tagore

Forse è qui che la montagna può insegnarci qualcosa di importante perché non importa quanto tu sia stata allenata, forte, preparata e supportata nel raggiungere la cima e goderti quello splendido panorama, non puoi dimenticarti della discesa, eh no. Con umiltà dovrai girare le spalle alla vetta e un passo avanti l’altro, con ancor più prudenza, tornerai a valle.
Lo stesso capita anche quando, per una cosa o per l’altra hai dovuto fermarti e tornare indietro: il tempo è cambiato da un minuto all’altro? O forse hai capito che sì, hai qualche limite (Fisico? Mentale? O c’è altro?)

E, sempre con umiltà, ti fai piccola, sistemi tutto e riparti da capo.

Umiltà: virtù da coltivare

Sia per raggiungere le vette più alte che per immergerti negli abissi più profondi la tua miglior alleata sarà sempre lei: l’umiltà.

Colei che non ti impedirà di volare alto o di sognare in grande, ma colei che ti donerà la capacità di riconoscere e indagare la Verità; Colei che ti porterà consapevolezza della tua identità, dei tuoi limiti, ma anche della tua forza, quella che mai utilizzerai contro qualcuno.

Amica di chi ha raggiunto successi terreni e spirituali e anche amica di chi ambisce a autorealizzarsi in questa vita partendo dal niente per qualcosa che rimarrà oltre il tempo e lo spazio.

Ma in che modo possiamo capire se stiamo coltivando o meno una virtù nobile sia sotto l’aspetto materiale che spirituale quale è l’umiltà o se invece stiamo alimentando il nostro ego sabotatore?

Per meglio capire in che direzione stiamo andando nella nostra vita riporto qui di seguito alcune caratteristiche delle persone che coltivano questa virtù:

  • sono persone che si impegnano in ogni aspetto della loro vita, senza “lamentarsi” o “pretendere” che gli sia dato qualcosa nonostante il lavoro svolto;
  • non cercano il successo o la fama per dimostrare qualcosa a se stessi o a qualcuno: prediligono lo stare bene, l’essere in equilibrio e scoprire, coltivare e manifestare i propri talenti, quelli che gli aiutano anche a raggiungere i loro obiettivi;
  • vogliono migliorare la propria vita e contribuire a quella degli altri, senza vantarsi con “è merito mio”, esaltando il proprio ego;
  • restano flessibili ai cambiamenti della vita e delle situazioni esterne: si adattano a ciò che non possono controllare senza perdere l’entusiasmo e l’obiettivo;
  • se sono leader, capi d’azienda o responsabili, non si impongono, non danno ordini e non prevalgono;
  • sono sempre pronti ad imparare, da chiunque e in qualunque ambito: ascoltano gli altri con interesse a prescindere dalla loro classe sociale, dal conto in banca o dalle qualifiche;
  • mostrano reale gentilezza ed educazione, non emettono giudizi affrettati e sanno entrare in empatia con gli altri.

Quindi no, non c’è stagione giusta per piantare e coltivare i semi d’umiltà. Perché la stagione giusta è sempre!! Qualsiasi sia la tua idea di abbondanza, non scordare di coltivare i semi dell’umiltà!

ABUNDANCE MANTRA: “Io coltivo i semi dell’umiltà in ogni area e stagione della mia vita.

Le virtù dell’abbondanza spirituale sono molte, puoi scoprirne 7 in questo report gratuito, da avere sempre sott’occhio.

 

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