Arrendersi a qualcosa di più grande

Non possiamo sempre controllare gli eventi che accadono nella nostra vita. A volte devi abbandonare il tuo desiderio di forzare una situazione e lasciarla accadere a modo tuo. Lascia andare e lascia che l’intervento divino prenda l’iniziativa. Un giorno guarderai indietro e capirai perché le cose dovevano accadere in quel modo. Ash Alves

Quando parlo di attrattività, legge dell’attrazione e anche di abbondanza, può capitare che inviti me stessa e, delle volte, anche le mie clienti ad “arrendersi” a ciò che desiderano o ambiscono (in ambito personale e/o professionale) che tarda ad arrivare nonostante l’impegno, la dedizione, i vari sforzi. 

Forse troverai strano questo suggerimento che apparentemente potrebbe andare contro ad avere una mentalità di abbondanza, per questo è bene che prima di tutto ti spieghi il vero concetto che ci sta dietro. E per farlo è necessario che introduca dei termini dalla lingua inglese: “surrender” e “give up”.

Questi due termini hanno lo stesso significato, ma i loro fini o meglio, il percepito che ci sta dietro è ben diverso.

Nel caso di Surrender infatti è una resa, intesa quindi come accettazione della realtà per ciò che è, un modo aperto e pacifico di aprirsi alle possibilità e alla speranza.

Nel caso di Give up invece è una arresa dettata dal senso di sconfitta, di fallimento, di lotta continua fino all’esasperazione o al non voler sottrarsi a qualcosa fuori dal proprio controllo.

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Arrendersi a qualcosa di più grande

Questo qualcosa potrebbe essere un piano più grande che ancora non percepiamo, magari dettato da un flusso di Energia, dall’Universo, Dio, da chi o cosa per loro.

Nel primo caso (surrender) siamo disposti a comprendere e accettare con “distacco con amore” che l’oggetto del nostro desiderio (qualunque esso sia: denaro, relazioni, successo, casa, auto, etc.) potrebbe non corrispondere a ciò che è davvero il nostro bene. Questo porta a credere che ci possa essere qualcos’altro di più adatto, migliore o più allineato.

Quando ci arrendiamo a questo è come se facessimo uno spazio di accoglienza all’abbondanza, restando aperti alla vita e alle infinite possibilità, compreso anche l’oggetto o la situazione che tanto desideriamo.

In questo caso capiamo che si tratta di una vera co-creazione e che c’è qualcosa fuori dal nostro potere e controllo sul quale non possiamo ne dobbiamo per forza conoscere o “manovrare”.

Nel secondo caso (give up) invece non siamo disposti a comprendere che ciò che vogliamo o ciò per il quale stiamo lavorando duramente non sia destinato a noi, impedendoci così di aprirci a qualcos’altro. Questa mancanza di fede unita ad una forte esaltazione del nostro libero arbitrio su ciò che è fuori dal nostro controllo ci fa percepire che qualora non ottenessimo ciò che desideriamo, vogliamo e/o per cui lavoriamo, questo sarebbe un vero e proprio fallimento.

In questa maniera ci poniamo in un atteggiamento di forte superiorità e di chiusura alla vita e alle infinite possibilità, comprese le belle sorprese che ci può riservare. È come se affermassimo “Non credo nella magia e nei miracoli!”

Arrendersi a qualcosa di più grande

Credo che a nessuno piaccia la prepotenza, la lotta, la fretta e la continua ossessione, neppure se l’oggetto del desiderio potrebbe spettarci di diritto o se addirittura lo meritiamo perché siamo stati bravi a fare bene ogni azione, senza calpestare nessuno, nel modo più nobile, etico e corretto.

Quando ci poniamo in questo tipo di atteggiamento (mentale ed emotivo) stiamo comunicando (a noi stessi, agli altri, al mondo e a quell’Energia più grande, Universo e/o Dio) che abbiamo paura, che temiamo che una data cosa non ci arrivi e che senza di essa non saremo mai veramente felici, realizzati, completi e in abbondanza. Così facendo stiamo lavorando nella scarsità non di certo nell’abbondanza e espansione, attraverso l’energia della fede e dell’amore.

Quando rincorriamo qualcosa che tarda ad arrivare non siamo per nulla attrattivi, siamo infatti il suo opposto: repulsivi – respingenti.

Alle volte utilizzo la metafora di due persone che vorrebbero stare insieme, ma che una delle due tende a soffocare l’altra, esprime gelosia, attaccamento, paura e lamentela. Ecco l’Universo lavora un po’ così, più tu chiedi male, più tu rincorri o pretendi e meno otterrai.

La ar-resa (surrender) è accettare che le cose siano esattamente come sono; è fare in modo che si possa creare uno spazio assente di emozioni o pensieri non attrattivi e aprirsi all’opportunità = qualcosa di meglio indirizzato a noi. In questo caso è come se affermassimo “O questo o qualcosa di meglio, adatto, allineato”.

Ti faccio un esempio che spesso capita alle giovani coppie che vogliono avere figli. Ci provano sempre, fanno il possibile agli orari o giorni giusti, ma il test di gravidanza è sempre negativo. Quando questa coppia smette di stressare oltre che i singoli, la coppia stessa, e si arrende alla possibilità (non sentendosi vittima né percependo il senso del fallimento e della sconfitta), può capitare che la lieta novella arrivi proprio quando non se l’aspettavano più, quando avevano rinunciato con amore e non attaccamento, quando avevano applicato l’accettazione e la ar-resa (surrender).

Qualsiasi sia il tuo oggetto del desiderio, la tua idea di abbondanza (soldi, famiglia, macchina, casa, anello, compagno, un business di successo etc.) se sai che hai fatto o stai facendo tutto ciò che è in tuo potere: Arrenditi! Arrenditi ancora! Arrenditi meglio! Arrenditi di più!

L’universo sarà ben disposto a co-creare insieme a te senza che tu lo stressi. Fidati!!

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