Per rispondere a questa domanda “che cos’è l’abbondanza?” probabilmente non basterebbe un intero trattato, perché l’abbondanza ha molte forme e non forme; ha sfumature e sfaccettature molteplici; è anche laddove neppure la vediamo o percepiamo; è valore che ci attribuiamo e molto altro ancora…
Se leggi i miei articoli da un po’ di tempo o se mi segui sui miei canali social (Facebook – Instagram) o attraverso la Abundance letter, la newsletter che ti porta una magica abbondanza, avrai una certa idea di come tratto il termine “abbondanza” , che non è esclusivamente il significato da vocabolario.
Infatti, se prendiamo la voce “abbondanza” da vocabolario, il suo significato ci dice:
/ab·bon·dàn·za/ sostantivo femminile - Grande quantità (e spesso anche disponibilità) di determinate cose, di prodotti, di mezzi o di sussidi superiore al bisogno. - Ricchezza: “In abbondanza, più del necessario”. - Nel medioevo e nell’età moderna: La quantità di derrate alimentari, e soprattutto di cereali, necessaria a una città o a uno stato. - Nel linguaggio scientifico, il termine è talora adoperato con valore relativo, per indicare la presenza percentuale di determinati oggetti rispetto all’ambiente, o a un campione; si esprime mediante un indice o un percento - In agricoltura: varietà di melo (e quindi anche di mele), coltivata estesamente nell’Emilia e nel Veneto
Abbondanza è sicuramente anche questo: è cioè quantità di risorse che vanno oltre il nostro bisogno giornaliero, annuale, vitale.
Ma, al di là di questo a me piace definire l’abbondanza come “quel sentimento (o stato d’animo) di completezza, sicurezza, protezione, appagamento che niente o nessuno può portarci via” che non dipende esclusivamente da fattori esterni a noi.
Quel sentimento che tutti vogliamo, desideriamo, ri-cerchiamo e che in realtà potremmo già essere e avere nel qui e ora.
Che cos’è l’abbondanza?
In termini più interiori e se vogliamo più dal punto di vista spirituale e universale, l’abbondanza non ha nulla a che fare con il nostro conto in banca, o per lo meno, non è questo il fine, altrimenti ogni persona che possiede tanti beni materiali, tanti soldi o ha un’ampia gamma di relazioni si sentirebbe felice, appagata, mentre delle volte vive tormentata, triste, persa, in mancanza.
Ovviamente magari è meglio essere tormentati con un bel gruzzoletto in banca, con le nostre finanze in ordine, con beni e risorse oltre le nostre necessità, ma – e qui faccio sul serio, non che prima non l’avessi fatto – ma… adesso dimmi, se fossi la persona più ricca del mondo e allo stesso tempo non fossi felice, completa e non sentissi di essere al posto giusto o di non riuscire ad esprimere te stessa a pieno, cosa te ne fai di quella ricchezza materiale?
Qualora non sapessi come utilizzarla questa potrebbe addirittura risultare superflua.
Più materiale c’è a magazzino, meno probabilità c’è che si trovi ciò di cui si ha bisogno. Taiichi Ohno
Questo non vuol dire che o si è ricchi o si è felici, diciamo che io sono per entrambe le cose e che ciò è derivato dall’abbattimento o trasformazione di quelle convinzioni limitanti o depotenzianti che conosco molto bene e che ho toccato con mano.
Al di là di questo, mi e ti invito a non delegare la tua abbondanza, completezza, sicurezza e appagamento esclusivamente a fattori completamente esterni (soldi, carriera, relazioni, beni materiali), perché potresti rimanervi davvero delusa.
Che cos’è l’abbondanza?
Abbondanza significa che, al di là di ciò che possediamo fuori di noi, dentro di sé proviamo sicurezza, appagamento, completezza, gratitudine e amore sia nel qui e ora, sia volgendo lo sguardo al nostro passato e soprattutto al prossimo futuro.
Sensazioni che valgono moltissimo che, come un fiume in piena, sentiamo scorrere dentro di noi e che di conseguenza si riflettono sulla nostra vita esterna, materializzandosi in risorse che ci aiutano, supportano e sostengono ovunque, anche nell’avversità. È quindi un atteggiamento che decidiamo, sentiamo e trasmettiamo.
Quel giorno ebbi coscienza per la prima volta che la vita può essere generosa. […] Nei momenti più duri della mia vita, quando mi sembrava che si chiudessero tutte le porte, il sapore di quelle albicocche mi torna in bocca per consolarmi con l’idea che l’abbondanza è a portata di mano, se la si sa cercare. Isabel Allende
Oltre questo, ognuno ha la sua idea di abbondanza, ma che delle volte limitiamo o è contaminata/condizionata da altri. Proprio per tutto questo un lavoro su di sé, sul conoscere sé stessi, la propria idea di abbondanza e come trovare il proprio posto nel mondo e allo stesso portare un notevole valore, è di fondamentale importanza.
Perché voglio un mondo pieno di persone appagate, internamente ed esteriormente. Persone che hanno a cuore il perché sono venute al mondo, che vivono e non subiscono. Persone che, dentro di sé, sentono che vogliono portare il proprio bel contributo, che magari ancora non conoscono dettagliatamente, su questo pianeta, provando a lasciarlo meglio di come lo hanno trovato.
Io le e ti aiuto anche in questo, ma se vuoi una vita di abbondanza è necessario fare una cosa: prenderti la responsabilità della tua riuscita, senza delegarla o aspettarti che siano gli altri a dartela.
Io posso sostenerti e facilitarti in questo processo e cammino, fornendoti strumenti, passione e tutto ciò che potrebbe essere utile a te e al tuo essere autentico e alla tua idea di abbondanza! A te tocca fare quel piccolo passo inizia da questo minicorso gratuito per attrarre abbondanza

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