La parabola dei talenti

Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ci sono altri che con l’aiuto della loro arte e della loro intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole. Pablo Picasso

Quanto spesso ci troviamo a rincorrere ciò che manca senza realmente conoscere, apprezzare e dare valore a ciò che già c’è nella nostra vita, a ciò che già ci appartiene, a volte dalla nascita, altre acquisito nel tempo, attraverso la conoscenza e l’esperienza?

>> Direi molto, molto spesso!

Che si tratti dell’ambito personale, professionale e anche nel business, spesso si tende a non riconoscere ciò che può essere di grande valore, utile per raggiungere, ampliare, raddoppiare le nostre ricchezze attuali.

Spesso non si riconoscono le nostre abbondanze interiori, le nostre attitudini naturali: i nostri TALENTI.

In questo articolo voglio invitarti a riconoscere i tuoi talenti e a utilizzarli a tuo vantaggio.

Per farlo utilizzerò proprio la parabola dalla quale ha avuto origine la parola Talento: La Parabola dei talenti (Vangelo secondo Matteo 25:14-30).

In questa parabola il “talento” viene impiegato per indicare la moneta, ma con un senso metaforico e paideutico piuttosto evidente.

La parola talento inizialmente indicava la bilancia (dal greco antico τάλαντον, talanton), quindi, in senso più ampio, di peso. Successivamente, una moneta di valore. Per traslato, passò a indicare una predisposizione naturale. E la Parabola dei talenti ha definitivamente sdoganato questo significato.

Leggi questa parabola e intuisci il significato che si nasconde dietro e cosa suggerisce di fare sia a livello materiale che spirituale 😉

Parabola dei Talenti

«14Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito 16colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. 17Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 20Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. 21“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 22Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. 23“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 24Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. 25Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. 26Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha30E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

La forza di questa parabola sottolinea quanto ognuno di noi è “chiamato” a moltiplicare i beni e talenti che già possiede.

Che tu abbia un talento o cinque non importa, quel che importa è saperlo riconoscere e portarlo a compimento, alla sua maturazione e moltiplicazione. Prenditi qualche minuto, rifletti e rispondi sinceramente a queste domande:

  • A quale talento non stai dando la possibilità di mostrarsi? Perché?
  • A quale invece non stai permettendo di moltiplicarsi? Perché?

Ti è difficile capirlo? Credi di non essere in grado di riconoscere i tuoi talenti e/o di non poterli mostrare, sviluppare o moltiplicare al meglio?

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